Le vibrazioni dei terremoti fra Cesena e il mare animano le notti di fine gennaio, con brevi ma frequenti scosse che finora non hanno superato il quarto grado Richter e speriamo di liquidare senza preoccupazione. Il cantiere casalingo a Forlimpopoli riposa in attesa del nulla osta antisismico (curiosa coincidenza) dell’ufficio di un Genio civile che somiglia al responso di un antico indovino. Abbiamo scalato marcia (era il caso di rallentare) trovando il tempo per rivedere i progetti dell’impianto elettrico.

Sabato (28.l.23) a pranzo al ristorante “La Stalla” di Cesena con Dimitri degli Angeli e alcuni amici del museo di Forlimpopoli si è discusso del futuro del magazzino archeologico di Forlimpopoli, che versa in preoccupanti condizioni, in vista di un trasferimento difficile per l’Amministrazione locale.

Venerdì (27.1.23) con Giorgia ho partecipato all’aperitivo musicale presso il circolo tennis di Cervia, a cura della nuova associazione promossa da Carlo Mezzetti: una scheggia di stile milanese nella stagione fredda romagnola, con le chitarre del duo “Aua”

Mercoledi (25.1.23) al cinema Abbondanza di Gambettola ho visto il film di Spielberg “The Fablemen’s”, ben fatto ma un po’ troppo didascalico. Da un grande regista mi sarei aspettato qualche gioco di memoria più raffinato della semplice narrazione cronologica.